domenica 25 ottobre 2009

"Buttare la carta nel.": sono aperte scatologiche interpretazioni...


Palermo, nel bagno di un ristorante (foto di Maurizio Crispi)

Si alluderà alla carta igienica o ad altro tipo di carta? Alla carta igienica ancora intonsa o alla carta usata? Di solito la carta igienica non dovrebbe causare problemi in un normale scarica di WC.
Forse, in passato qualcuno ha tentato di scaricarci un giornale intero...
O forse i gestori di questo locali hanno avuto a che fare con "utenti" consumatori d'un intero rotolo di carta igienica a singola prestazione.
E, poi, quale sarà il senso del punto subito dopo "nel"?
Insomma, il mistero rimane fitto...




(VC) - E' possibile che il punto dopo la parola “nel” fosse il primo di diversi puntini di sospensione che, con arguto artificio retorico, il titolare del locale aveva in animo di utilizzare al fine di ritardare quanto più possibile la parola “cestino”, creando quindi nel cliente la tensione della attesa e, con essa, uno stato di frustrazione verso la soluzione del quesito relativo a dove fosse opportuno buttare la carta. E' soltanto al termine di questa attesa indotta che sarebbe dovuta subentrare la parola “cestino” quale salvifica soluzione al quesito e sollievo allo stato d'ansia artificialmente creato dalla lucida mente del titolare, vero manipolatore delle coscienze e delle deiezioni dei propri clienti. L'effetto ultimo sarebbe stato quindi l'ottenimento di un rinforzo al comportamento del cliente defecante inducendolo, senza possibilità di errore, a gettare la carta nel cestino.
Il progetto sarebbe stato perfetto, se non fosse stato per la scelleratezza del grafico realizzatore del foglio il quale mal gestendo l'ampiezza dei caratteri (la prima parola “buttare” copre, da sola, quasi mezzo foglio) si è trovato nell'impossibilità di fare rientrare l'intera frase all'interno dello spazio a disposizione. Per fare ciò il troglodita, per nulla esperto nelle tecniche della comunicazione e trovatosi in difficoltà, non ha avuto niente di meglio da fare che eliminare la parte del testo da lui ritenuta superflua, ovvero i puntini di sospensione (“...ma si, tanto uno ci basta...”, avrà pensato), rendendo l'interessante iniziativa monca in quanto priva della parte qualificante.
La comunicazione poco chiara che ne è derivata ha creato certamente grave disagio nei clienti che, con le braghe ancora calate in fase di post-defecazione saranno rimasti, sovente, interdetti per parecchio tempo nell'angusto gabinettino del locale, non riuscendo a comprendere la giusta destinazione per la carta appena usata.
Qualora, per raggiunto limite di tempo, dovesse spegnersi anche il timer della luce del bagno, tarato su di un tempo di qualche decina di secondi per evitare un inutile spreco di luce, allora si sfiorerebbe la tragedia.

(AF) - Fino, naturalmente, all'arrivo di un cliente sufficientemente dissacratore e sicuro di sé da porre in atto l'azione finale: staccare il foglio di ammonimento dalla sua attuale ubicazione, utilizzarlo dalla parte bianca e gettarlo infine nel cestino, incurante dello sdegno causato al proprietario e fiero della propagazione nel tempo e nel (limitato) spazio dei tristi effluvi derivanti dalle sue pratiche scatologiche. Questa, forse, la punizione ultimativa per l'improvvido grafico.

(VC) - Apprezzo molto la tua vena sadica, ma al sadismo non c'è fine ed allora mi permetto di correggere la sequenza finale: è perfetta l'idea di staccare il foglio dalla sua attuale ubicazione; è perfetta l'idea di utilizzarlo dalla parte bianca, ma poi (e qui viene il bello) il foglio appallottolato dovrà essere stipato dentro la tazza del water, altro che cestino. Fatto ciò, l'utilizzatore uscirà dal bagno, si laverà le mani , si profumerà per bene ed uscirà dal locale con calma dando di sé l'immagine di una persona molto distinta. Poi, fuori dal locale, attenderà il boato che testimonierà che la vendetta è stata compiura, ma lui non batterà ciglio: solo un piccolo ghigno potrebbe tradirlo, ma nessuno penserà a lui. Infatti, tutti si affaccenderanno a fare spazio all'ambulanza del 118 intervenuta per soccorrere il titolare che avrà avuto una improvvisa crisi cardiaca.
 
(MC) - La giusta conclusione... quella che con toni vividi ci racconta Enzo... Per completare la documentazione fotografica, non ho mancato di immortalare il cestino collocato nei pressi del water. Un cestino di quelli con coperchio a pedale. Impossibile vederne il contenuto. Sta di fatto, però, che in bella mostra proprio accanto al cestino, c'era un malloppetto di carta igienica appallottolata...
Cartelli, così, in un modo o nell'altro invitano alla dissacrazione e alla trasgressione...

(VC) - Trovo tutto ciò veramente esilarante. Da lacrime agli occhi! Stento a riprendermi e forse, andando al lavoro, riderò da solo in macchina.

(MC) - Effetto "cestino"... con fenomeni di disposal scatologico creativo!

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