lunedì 18 gennaio 2010

Simulazione di un X-Factor estivo di casa nostra


Aspettando l'estate
(foto di Maurizio Crispi)

(VC) - Queste quattro sedie da regista sul parquet di legno nella spiaggia mi sembrano destinate a fare accomodare i giurati di una manifestazione estiva di espressività artistico-canora che, in qualche modo, evocherebbe una sorta di X-Factor di casa nostra. Già mi sembra di vedere aspiranti soubrettine nutrite di danza e di espressività corporea (nutrite anche troppo tanto da necessitare dell'indifferibile intervento del dietologo) lanciarsi in improbabili spaccate realizzate con il decisivo contributo della forza di gravita e della massa e, quindi, con brusca accelerazione del moto verso il basso della futura stella. Solo la soffice presenza della sabbia consentirà di evitare che la velleitaria figura artistica esiti in gravi traumi pelvici e perineali.
Ehi! Guarda quest'altra concorrente con cilindro e bastone, emula dell'Angelo Azzurro, con la sua tutina, calzina e scarpina modello Terzo Reich!
Ha appena eseguito un rapido volteggio con le sue lunghe gambone alla Marlene Dietrich. Molto apprezzato dal morbosissimo publico maschile, peccato che il movimento rasente al suolo del piedino scarpinato abbia raccolto e proiettato una sventagliata di sabbia sui giurati che, insabbiati, adesso si stanno scrollando indispettiti (notina di colore: la parola “indis-pettito” ben si addice al petto ed alla vertiginosa scollatura di una giurata adesso, anch'esso infarimato di una spolverata di finissima sabbia).
Anche molti bicchieri di fresco aperitivo estivo dal colore celestino sono stati colpiti dalla microgranulosità che simboleggia il mare e l'estate.
Ecco, adesso tutti ridiamo ed apprezziamo l'originalità del decimo concorrente supermolleggiato della serata il quale, intervistato dal presentatore ha dichiarato di esibisi in questa imitazione dell'età di due anni suscitando stupore ed ammirazione dei familiari, prima e degli amici poi.
Una vera vocazione artistica, un genio del mimetismo umano.
Un talento precocissimo, come Mozart, forse anche più apprrezzabile visto che Mozart non faceva ridere nessuno mentre lui , con quelle espressioni ammiccanti risulta di una simpatia straordinaria.
E sulle quattro sedie troviamo i giurati: l'esperta e navigata attrice di teatro leggero che ha calcato i palcoscenici di tutta la provincia, il neo-discografico stempiato e decisamente sovrappeso, la coreografa prima, ballerina del corpo di ballo del celeberrimo e prestigioso teatro Avanguardia Sud, ora titolare di una scuola di danza moderna, classica, latino-americana, di gruppo, tip-tap, del ventre, acrobatica, tango, flamenco, liscio, minuetto, ballo del quà-quà (stile originale Romina Power), Tuca-Tuca (stile originale Raffaella Carrà), e un notissimo attore nonché seduttore infallibile ed invidiatissimo, l'uomo più anticongiuntivo che si conosca per il quale casca a pennello il vecchio slogan “fatti non parole”.
Molti, ragazzi e non, approfittando del bel momento di spettacolo, della calca, del calore ruffiano dell'estate prenderanno la mano di una donna accanto a loro. Lei non la ritrarrà perchè anch'essa estivizzata.
Entrambi, senza dirlo, penseranno:
“...che far di questa mano, la prendo o l'abbandono,
in fondo la vita, l'estate, il calor son sempre un dono.
Non puoi celar l'ardore,
del magico attrattore,
finchè saremo vivi
noi ci abbandoneremo ai dolci amori estivi...”
(MC) - Non c'è che dire: uno splendido spettacolo fantasma generanto dalla lussureggiante ed ironica fantasia dell'amico Enzo!
Ma con la fantasia, si può tutto...
Certo se di poltrone "da regista", invece di quattro schierate in bell'ordine, ce ne fosse stata soltanto uno, la storia avrebbe potuto prendere tutt'altra piega.
Ma siamo qua proprio per illustrare come a partire da una stessa cosa possano dipanarsi storie divergenti...

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