sabato 23 gennaio 2010

Storia di un bidet, nemico giurato dei tarzanelli


La fine ingloriosa d'una Coca Cola...
(foto di Maurizio Crispi)

Fui un apprezzato bidet di una bella casa borghese. Vivevo in un bel bagno accanto ad un fantastico water con il quale condividevo lo stile proprio del bagno di classe. Ma avevo molto in comune anche con il lavandino con il quale condividevo la rubinetteria. Quante ne ho viste in tanti anni di onorata carriera anche se non sono mai venuto meno alla mia professionalità ed ho sempre mantenuto il sacro vincolo del segreto professionale. Quante lordure, quanti eccessi, quanti segreti sono stati lavati via da me, quanta freschezza ho donato a parti oscure e velate dell'umana e disumana anatomia.
Spesso il capofamiglia era fuori per lavoro e la signora, poco prima del suo rientro, invitava un tizio ad uscire velocemente di casa e mi chiedeva, furtiva di donarle una immediata freschezza.

Oppure, il capofamiglia, rincasato a tarda ora dopo una cena di lavoro, raggiuntomi con celerità e prima ancora di salutare la consorte mi utilizzava dirigendo, stranamente il getto a zampillo di cui ero dotato, verso l'organo emuntorio proprio dell'apparato digerente, omettendo di sottoporre alla catartica azione dell'acqua l'organo deputato alla funzione minzional-riproduttiva.
Ed io obbedivo senza nulla chiedere. Certo, sarò nato bidet ma stupido non lo sono di certo e, dal mio punto di osservazione, mi picco di essere il più delle volte riuscito a capire quel che c'era nella testa, nel cuore, e non solo, di quelli che si sottoponevano al mio servizio, senza parlare, da piccoli dettagli. Si possono capire le persone anche osservandole dal basso (ventre) verso l'alto.
Da questo punto di osservazione ho spesso conosciuto le bassezze di persone molto in alto.
Ricordo ancora quando, nella casa dove vivevo, erano soliti affidarmi le parti più intime e nascoste, gli umori d'una vita impronunciata.

Io riversavo su di loro la mia acqua abbondante, rinfrescante, depurante e loro si alzavano rinfrescati e rinfrancati, forse addirittura affrancati dal peso di un qualche ardore segreto, quasi, inconsapevolmente, attribuendomi il sacramentale e confessionale potere di disciogliere e far svanire una colpa insieme alle sue secrezioni.
Purtroppo i miei utilizzatori, ingrati come sanno essere soltanto gli uomini, hanno ritenuto che io non fossi abbastanza elegante per essere esibito ad alcune loro “nuove ed altolocate amicizie” e così hanno deciso di dismettermi e di sostituirmi con altri accessori dal perfilino dorato.
E così mi ritrovo in questa discarica abusiva tra lordure di ogni genere, solo con i miei ricordi.

A volte penso che, gettandomi via quasi fossi una vecchia ciabatta, abbiano voluto cancellare la loro stessa memoria come se cancellando la memoria di un povero bidet si potesse annullare l'effetto della loro cattiva digestione e della loro cattiva coscienza.
Auguro a chi mi ha sostituito molti anni di sereno lavoro al servizio della pulizia e dell'unione familiare.
Caro amico, lava, lava i loro umori, rinnova i loro cuori, puliscili di dentro, puliscili di fuori.

(MC) - Il Bidet, prezioso accessorio dele nostre abluzioni mattutine, non è di tutte le culture...
Ingrati coloro che vogliono abolire lo strumento principe per dare rinfresco alle nostre "ancinagghie" infiammate...
Ricordo che, a volte, trovandomi all'estero, in mancanza del prezioso bidet mi trovavo costretto a compiere mirabolanti acrobazie pur di adempiere adeguatamente ai lavacri mattutino delle parti basse e non sempre ciò avveniva agevolmente...
Tanto che diverse volte ni sono ritrovato a fantasticare di poter aver con me un bidet portatile o, ancor meglio, da tasca...
Sentivo nelle mie peregrinazioni di viaggiatore inquieto la mancanza del prezioso accessorio e, ogni volta che tornavo da questi lunghi estenuanti tour,la prima cosa che facevo non appena mettevo piede a casa era concedermi una prolungata abluzione nel bidet di casa del quale tanto avevo sentito la mancanza...
E non parliamo poi di quei bidet, oggi quasi obsoleti, dotati di spruzzo che ci irrova con energia perineo e dintorni: che goduria!
Le buone cose del tempo andate!
I popoli che non conoscono l'uso del bidet non hanno idea di quello che perdono in termini di piacevolezza, mentre come conseguenza il loro perineo è affollato di tarzanelli più o meno stagionati... Il bidet è il peggior nemico dei tarzanelli di cui sono grandi appassionati le più rustiche progenie...

Un po' di storia non guasta...
La parola bidet (definizione: lavabo utilizzato per il lavaggio della parte esterna dei genitali, delle natiche e dell'ano) è anche il nome francese per indicare il pony; deriva da bider che significa "trottare". L'omonimia è dovuta alla somiglianza delle posizioni che si assumono durante l'utilizzo del bidet con quella della cavalcata del pony. Il bidet inizia a comparire negli arredamenti francesi tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, ma non si conosce né la data certa né il nome del suo inventore. La prima testimonianza certa risale al 1710, anno in cui il probabile inventore, Christophe Des Rosiers, lo installò presso l'abitazione della famiglia reale francese.
Dal 1900, durante l'età vittoriana, con l'avanzamento tecnologico delle tubature, il bidet, assieme al vaso da notte, divennero strumenti utilizzati nella stanza da bagno e non più in camera da letto. Indubbiamente la storia del bidet rappresenta un capitolo estremamente importanta nell'evoluzione dell'ifgiene intima...
Nel 1960 invece ci fu l'introduzione sul mercato del bidet elettronico cioè dovuto all'unione del gabinetto con il bidet, particolarmente utile in piccoli ambienti in cui i due sanitari non troverebbero posto.

I tarzanelli
I tarzanelli sono stati da sempre uno dei più grandi problemi dell'umanità, fin da quando è stato inventato il culo. Come gravità sono secondi soltanto al dramma dei cotton-fioc gettati nei cessi e ai monologhi di Fiorello.
Anche se in generale è considerata misteriosa, i più recenti studi hanno portato alla conclusione che l'incuria e la distrazione ne siano le cause più comuni. Si è notato statisticamente, nel campione significativo osservato (maschio adulto tra i 18 e i 45 anni), che l'assenza di acqua e di sapone, nei minuti immediatamente successivi alle deiezioni fecali, è direttamente collegata alla comparsa dei tarzanelli.
È anche il peggior nemico dei petomani poiché rovina a questi individui il passatempo preferito. Può manifestarsi in varie forme dimensioni e colori (dal vero color merda al giallo merda di ubriaco). Con il merlotto si può dare vita a vere opere d'arte moderna, che solo alcuni artisti possono creare.
Vorrei ricordare qui che gli Skiantos, nel loro disco "Sogno improbabile", hanno dedicato una canzone proprio ai "tarzanelli"...



 

1 commento: