domenica 15 novembre 2009

Indottrinamento da spiaggia. Ipotesi e congetture


Senza titolo
(foto di Maurizio Crispi)

Chissà quale sarà l'argomento di questo indottrinamento da spiaggia! A prima vista il contesto balneare, la fila dei ragazzini costumati in ascolto e l'atteggiamento catechizzante dei due “docenti” potrebbero indurre a pensare ad una situazione estiva e marina: ad esempio, un gruppo di giovani praticanti la disciplina del nuoto. Ma qualcosa, in questa foto mi lascia perplesso, inducendomi al sospetto.
Innanzitutto, siamo certi che quelli che i ragazzini indossano siano veramente dei costumi? A me ricordano piuttosto le mutande rigorosamente bianche di parecchi anni fa quando ancora non era stato creato il concetto di “intimo uomo” e sederini e sederoni erano accomunati dall'essere abbigliati con simili e grossolane divise (se esistesse vorrei citare una ipotetica pubblicazione che potrebbe chiamarsi “La mutanda nel dopoguerra italiano, come si proteggevano le terga i nostri padri”).
Anzi, per me quelle son mutande stampigliate ad arte con fregi di tipo simil-sportivo per dare un illusorio effetto tipo “gruppo di natatori”.
Come mai?
Sappiamo che le moderne tecniche di foto-ritocco fanno miracoli e credo che ormai l'inganno possa dirsi smascherato. Quella che vediamo è una foto anni cinquanta di una spiaggia del centro Italia, fore adriatica, una di quelle spiagge dove iniziava il turismo balneare e cominciava ad organizzarsi tutta una popolazione di personaggi che potremmo definire “para-balneari”.
Tra questi inserirei il marmocchio borseggiatore da spiaggia con relativo adulto con funzione di coordinatore.
E adesso torniamo alla nostra foto!
L'occhio del fotografo, forse un paparazzo che frequentava la riviera in cerca di attricette disposte a tutto pur di farsi notare dall'emergente cinema italiano, ha colto un gruppo di giovani teppistelli con improbabile camuffamento da Rari Nantes (la mutanda costumata costituisce un tentativo di mimetismo truffaldino che, nella sua semplicità ed approssimazione, fa quasi tenerezza).
Davanti a loro ecco “le menti” della banda che ci si presentano secondo il noto cliché fisiognomico e scenico del magro e del grassone.
Qui li vediamo intenti a fingersi istruttori di nuoto, ma il loro aspetto tradisce la loro vera identità. Infatti, il magro non può essere un vero istruttore di nuoto a causa della propria struttura priva di grassi e, quindi, in ragione del suo bassissimo coefficiente di galleggiabilità, forse non sa addirittura nuotare.
Ed il grassone, beh!, sfido chiunque, nel vederlo, a considerarlo una figura atletica come si addirrebbe ad un vero istruttore di nuoto.
I due sembrano piuttosto una variante del gatto e della volpe.
Ed infatti la conversazione è volta a fornire ai futuri rapinatori di banche le tecniche-base del borseggio alle turiste del nord che, in quel periodo, cominciavano a popolare le spiagge italiane.
Già me li vedo all'opera in squadriglia.
Tra loro una coordinata divisione dei compiti volta a creare le condizioni per l'azione delittuosa.
Un gruppo distrae le ignare turiste con giochi d'acqua, capriole, volteggi, tuffi ed evoluzioni varie di tipo folcloristico-etnico, dando alle malcapitate l'impressione di trovarsi tra giovani indigeni nati tra le onde e tra le rocce mentre un secondo gruppo si occupa di sottrarre le borsette alle stesse teutoniche scioccone, arrostite al nuovo sole di un nuovo inizio.
 
MC - Posso però dire questo: a volte, una foto non titolata e priva dei suoi naturali riferimenti spazio-temporali può avere in potere evocativo e di stimolo al gioco dell'elaborazione associativa ben maggiore...
 
GM - Francamente, a me sembra un contesto autunnale, mi piace l'estate ma soffro il caldo e l'umidità estremi, tutte le scuse sono buone per intravvedere l'autunno. Io vedrei una squadra di calcio in un ritiro prima dell'inizio del campionato. Indubbiamente "costumini" d'altri tempi.
 
MC - Mi pare interessante e gustosa l'ipotesi che la scena raffigurata nella foto possa essere una "scuola di ladri" balneari anni Cinquanta. Leggendo alcune delle considerazioni di Enzo che alzano il sipario su questo singolare scenario, non posso fare a meno di citare la famosa sequenza da "I soliti ignoti" in cui Totò fa lezione sui metodi da seguire per scassinare una casssaforte (clicca qui).
Detto questo, la foto è stata scattata in una giornata di fine agosto, piuttosto tempestosa ed instabile, tanto da sembrare quasi un giorno di autunno avanzata e nel contesto del Circolo nautico Telimar, dove era in corso tra squadre di Pallanuoto giovanili.

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